La Concordia miete ancora vittime: morto dissanguato un sub rimasto incastrato nelle lamiere

Miete l’ennesima vittima la Costa Concordia, ancora nelle acque dell’Isola del Giglio. Ieri sera un sommozzatore lavoro, che era al lavoro proprio sul relitto della nave, è morto. Tragicamente. Pare sia rimasto schiacciato dopo che si è incastrato in alcuni pezzi del relitto. Si tratta di un 42enne spagnolo, di nome Israel Franco Moreno. Secondo una ricostruzione pare che sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un’immersione dedicata a operazioni preliminari all’installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave. Cassoni che dovrebbero riportare il concordia-raddrizzatarelitto in galleggiamento. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati per primi i suoi compagni. Pare che si sia tagliato anche una gamba rimasta incastrata in una lamiera e poi sarebbe morto a causa del dissanguamento e anche per scompenso cardiaco. I soccorsi sono subito arrivati: immediatamente è intervenuto lo staff medico e paramedico del cantiere, e poco più tardi i sanitari del 118. Poco dopo però la triste notizia della morte, e l’intervento di una eliambulanza del 118, per il trasferimento della salma in ospedale. La procura di Grosseto ha aperto un inchiesta: omicidio colposo. Indagini affidate alla Capitaneria di Porto. “Estremamente dispiaciuti e addolorati nell’aver appreso questa notizia che rende ancora più dolorosa una vicenda in cui tutti siamo impegnati”: queste le parole del sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. Ma non è il primo incidente sul cantiere della Concordia. Il 26 aprile è morto un sub filippino di 54 anni (ma per cause naturali, in camera d’albergo). Poi altri due feriti, ad aprile e maggio.

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