Troppe diffidenze e remore: l’Impianto di Compostaggio nel Melandro non si farà più

VIETRI DI POTENZA – Il tanto discusso “Impianto di Compostaggio”, da realizzare nei pressi del fiume Melandro, ai confini tra Basilicata e Campania, è saltato. Non si fa più. A darne notizia è il sindaco di Salvitelle, paesino in provincia di Salerno a soli nove chilometri da Vietri di Potenza. Il primo cittadino Domenico Nunziata ne ha dato notizia nella giornata di ieri, facendo affliggere alcuni manifesti nel centro abitato di Salvitelle. Questo il passaggio più importante del manifesto firmato dal sindaco di Salvitelle: “Nel momento in cui sembrava si stesse concretizzando questo progetto, la costituenda società ha fatto marcia indietro”. E si, proprio così, una società “costituenda”, visto che, come si legge dalla delibera del consiglio comunale (la numero 9 del 16 agosto 2012), a proporre il progetto al comune di Salvitelle era stata proprio una società ancora “fantasma”, una società per azioni da costituire. Lo scorso anno, durante il consiglio comunale, la minoranza consiliare disertò la seduta. In quell’occasione ci fu il parere favorevole della maggioranza per la realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione umida dei rifiuti urbani, quelli provenienti dalla raccolta porta a porta. Polemiche alimentate nei giorni scorsi, con un incontro tenutosi al comune di Salvitelle (mercoledì scorso) tra i sindaci dell’area: l’arrivo di giornalisti e cittadini di Salvitelle e Vietri ostacolò l’incontro, che si tenne comunque seppur in ritardo nella casa comunale. Qualcosa sembra non essere andata per il verso giusto, e così la “costituenda società”, inviando una nota al Comune di Salvitelle, ha rinunciato all’impianto di compostaggio, che doveva realizzarsi nell’area Pip del comune di Salvitelle (località Ponte), vicino al fiume Melandro, tra Salvitelle, Romagnano al Monte e Vietri di Potenza. “L’impianto poteva cambiare la vita ai salvitellesi –ha aggiunto il Sindaco Nunziata nel manifesto, apparso ieri- oltre per il benefico effetto delle tariffe dei rsu, ma anche della riduzione delle bollette del gas e per gli introiti del comune, tesi poi al miglioramenti dei servizi per i cittadini”.

Ma cosa si nasconde dietro la rinuncia della costituenda società? Requisiti essenziali, secondo l’ingegnere Bottiglieri, rappresentante della società. Uno dei requisiti essenziali doveva essere l’accettazione dell’impianto da parte della popolazione, per le notevoli ricadute economiche. Inoltre alcuni cittadini (interessati dai terreni da espropriare) avrebbero espresso “diffidenze e remore” sulla realizzazione dell’impianto di compostaggio. “Opportuno sospendere ogni ulteriore iniziativa in merito”, scrive l’ingegnere Bottiglieri al Comune di Salvitelle. Negli ultimi giorni un po’ di preoccupazione, tra le popolazioni, c’è stata. Il Sindaco di Salvitelle, dal canto suo, si dice dispiaciuto, visto che “in una fase di crisi economica e finanziaria come questa, sia stata persa una grande opportunità di creare lavoro, oltre ad aver perso la possibilità di costruire basi solide per un futuro dei nostri figli”. Intanto il sindaco Nunziata si rende disponibile per un incontro pubblico sulla questione “Impianto di Compostaggio”. Per ora, la notizia certa, è che il progetto è saltato. E che nulla si farà nei pressi del fiume Melandro.

Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
dell’11/02/2013

 

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