A due mesi dalla scomparsa del grande Enzo de Filippo: per non dimenticare un grande Artista Lucano

POTENZA – 20/06/1956 – 09/09/2012: due mesi fa la Basilicata e il Sud perdevano un grande artista, che amava la sua terra, la Lucania, e il suo paese natio, Lagonegro. Un artista che ha lasciato un vuoto incolmabile, e che ha regalato emozioni nei suoi 38 anni di carriera: la famiglia non lo dimentica, e vuole ricordare il suo caro Enzo de Filippo, scomparso prematuramente, a 56 anni, lo scorso nove settembre. Esattamente due mesi fa. “Una persona buona, ha lasciato un vuoto incolmabile –sottolinea la sua famiglia- era amato e conosciuto da tutti, una persona di grande animo, che ci ha regalato tante emozioni”. Enzo de Filippo non ha mai voluto abbandonare il suo paese, e che già ad 11 anni si cimentò in rappresentazioni pittoriche, sia di paesaggi che di figure umane. Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Roma e Firenze, e il suo “atelier” era quel disordinato sottoscala che tanto amava. Un artista conosciuto in tutt’Italia, pluri-premiato: ricordiamo il David d’Oro e il Dio Pan di Firenze, il Leonardo da Vinci e il Virgilio d’oro di Milano, il Colosseum di Roma e tanti altri riconoscimenti nazionali. Un artista presente in tutt’italia con le sue personali: Cosenza, Roma, Bari, Potenza, Rimini, Pesaro, Cervia, Taranto e Salerno. Lui, alle sue personali, non amava partecipare. Tante le sue mostre, a partire dal 1983: al palazzo Ducale di Pesaro, a Foggia, a Vibo Valentia nel 1985, a Palestrina, tante in Basilicata, a Venezia nel 1989 e le tante mostre, fuori dall’Italia, nel 1988 (Cannes, Berlino e Dallas). Mostre fino agli ultimi anni: il 2004 a Potenza, il premio mondiale ritirato a Possagno (Treviso, 2006) e l’esposizione a Rende nel 2006.

Enzo de Filippo, il Maestro, ha collaborato con artisti di caratura nazionale ed internazionale, ed anche con giornalisti. Una persona dallo spirito libero, speciale, che nel bene, e nel male, voleva sempre bene alle persone. La sua frase preferita era: “La vita è come un teatro, dove si piange e si ride”. Era un artista lucano molto volitivo, innamorato della sua arte. La sua tecnica era con olio, acrilico e tecniche miste. Raffigurava paesaggi rari e figure umane: sono innumerevoli le sue opere apprezzate in tutto il mondo. Anche nei momenti di difficoltà, trovava sempre la forza di sorridere e risolvere i problemi. Un artista che si “è fatto” da solo, che ha dato tutto per ciò che amava, per la sua professione: lui, con il suo pennello colorato, sfogava tutte le sue emozioni sulla tela: quella tela che ha regalato a lui, e alla sua famiglia, grandi soddisfazioni a livello nazionale ed internazionale.  Tutta la famiglia, gli amici e i conoscenti, non lo dimenticano, e ricordano quella splendida persona, quel grande artista, che per anni ha regalato innumerevoli emozioni.

Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
del 09/11/2012

 

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