Giovane di VIETRI protagonista di uno studio sulla Basilicata che sarà presentato a Venezia sull’Isola di San Servolo

VIETRI DI POTENZA – “La potenzialità energetica da biomassa in una piccola regione: Basilicata”: è questo lo studio che sarà presentato, sull’isola di San Servolo, a Venezia, nell’ambito della manifestazione internazionale denominata “Fourth International Symposium On Energy From Biomass And Waste”, vale a dire “Quarto simposio internazionale su energia da biomasse e rifiuti”, che si terrà dal 12 al 15 novembre. Il convegno ha una forte impronta internazionale, con esperti provenienti da tutta Europa e da paesi extraeuropei, come Stati Uniti, Giappone e Singapore, e si occupa di tutti gli aspetti della valorizzazione energetica di biomasse e rifiuti. Ben si colloca, in questo ambito, un lavoro che parla lucano, e che è stato sviluppato in collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino, e il dipartimento Attività produttive, politiche dell’impresa, innovazione tecnologica, ufficio Energia della Regione Basilicata. Un lavoro, che però, sa molto di lucano. E’ stato sviluppato, infatti, per opera di una giovane lucana, di Vietri di Potenza, l’ingegnere Francesca Viggiano, laureata in ingegneria per l’ambiente e territorio. Con lei hanno collaborato l’ingegnere Deborah Panepinto ed il docente Giuseppe Genon.

L’Ue, con la direttiva 2009/28/Ce ha stabilito un quadro comune per l’uso di energia da fonti rinnovabili, al fine di ridurre le emissioni di gas serra e la necessità di importare combustibili fossili. L’Ue inoltre si propone di portare al 20 % la quota di energia da fonti rinnovabili, nel mix energetico complessivo. E le regioni italiane, con il decreto “Burden sharing”, dovranno concorrere al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili, ovvero il 17 % di produzione energetica, pulita, sul consumo nazionale. La Regione Basilicata, per esempio, deve raggiungere il 33 %. A questi fini, nello studio “la potenzialità energetica da biomassa in una piccola regione: Basilicata”, si è considerata la possibilità di migliorare il bilancio energetico locale, e i derivanti aspetti della compatibilità ambientale. In particolare, si è definita la compatibilità ambientale degli impianti esistenti nella regione, ed è stato considerato l’aspetto beneficiario per quanto riguarda la produzione di anidride carbonica. In generale, il lavoro potrebbe essere un buon punto di partenza per una nuova strategia energetica, in vista degli obiettivi del “Burden sharing” e quindi anche nell’ottica della pianificazione energetica della Regione. Il lavoro, oltre agli aspetti strettamente energetici, ha messo in evidenza la riduzione delle emissioni inquinanti responsabili dell’effetto serra. E’ stato pure considerato il fondamentale aspetti degli effetti che derivano dall’uso della biomassa sulla qualità dell’aria locale.

Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
del 05/11/2012

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