“Il Periscopio”: un atto d’amore per Vietri di Potenza e per la comunità tutta

VIETRI DI POTENZA – “Il destino di questo libro è quello di vedere la luce senza la cura di chi l’ha scritto. Il suo autore. Mario Gatto, deceduto il 4 gennaio 2000, lasciando, tra le sue carte il corposo lavoro di appassionata ricerca che qui viene edito”: si capisce tanto da queste frasi riportate sul retro del libro “Il Periscopio”, una rassegna di studi sulla storia di Vietri di Potenza, presentato domenica sera all’Hotel Bouganville di Picerno. Mario Gatto, ingegnere, originario di Salerno, è venuto a mancare dodici anni fa. In vita, aveva iniziato a lavorare e a documentarsi per la pubblicazione di una splendida opera, quale Il Periscopio. Non ci è riuscito. Ma ci hanno pensato le famiglie Di Stasio e Gatto che, con dedizione, impegno ed amore per il compianto, e grazie alla collaborazione di docenti, familiari ed amici, sono riuscite ad ultimare e presentare questo libro. Presso la Sala Gardenia erano in centinaia provenienti da Vietri, Savoia, Balvano, Potenza e da altre regioni. C’era la famiglia Gatto, Di Stasio. C’era anche il presidente della regione Vito De Filippo, docenti universitari, c’era Gaetano Fierro ed il sindaco di Vietri Carmine Grande, oltre all’assessore alla cultura Francesca D’Angelo. Non sono mancati amministratori e rappresentanti delle istituzioni. I presenti, nei tanti interventi della serata, hanno definito l’opera “una pagina di storia per tutta la comunità vietrese”. La serata si è aperta con la proiezione di un video, con tante foto che ritraevano Mario Gatto in vita. Una grande persona, con la passione del mare, s’innamoro di Vietri di Potenza. Dal mare alla montagna. Qui conobbe Carolina Di Stasio. La sposò. Il fratello Salvatore Gatto, al tavolo dei relatori, lo ha ricordato tra le lacrime. Mario Gatto iniziò ad amare Vietri e la sua tranquillità. Una persona calma, serena, intelligente, tenace.


(Alcune foto della serata – di Claudio Buono ©)

Il dottor Ludovido Di Stasio, così come la dottoressa Giusy Gatto, figlia del compianto, hanno ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la pubblicazione, mentre il sindaco Grande ha ringraziato la famiglia Di Stasio per la disponibilità e professionalità messa a disposizione per la comunità. “Un contributo prezioso”: questo è “Il Periscopio”. Oltre duecento pagine ben documentate. “Mario ha scelto di essere figlio di Vietri” ha sottolineato il governatore De Filippo, legato alla famiglia Di Stasio da una ventennale amicizia. Tanti interventi, e nell’intermezzo la splendida musica di Cira Viggiano al pianoforte. L’idea dell’inizio di questo progetto, a quanto pare, è partita da un contenzioso tra la Curia e le famiglie Di Stasio-Spremolla. La Curia denunciava alla soprintendenza l’abuso di suolo da parte delle due famiglie di Vietri nei pressi della Chiesa Madre. Poi la verità, grazie a Mario Gatto: era il contrario. Le due famiglie avevano concesso terreno alla Chiesa per l’ampliamento. Da qui è partita una lunga ricerca. Che parte dal 400’ ai giorni d’oggi. Il libro parte dai Campi Veteres e passa dai Romani agli Aragonesi, dal brigantaggio ai terremoti fino ai lavori della Chiesa Madre e la soppressione del convento. Una splendida opera dedicata alla collettività vietrese da parte di una grande persona che ben si era integrata a Vietri. In vita non è riuscito ad ultimare. Ma l’amore della famiglia ha permesso tutto ciò.

Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
del 26/09/2012 – Pagina 26

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