Vietri: ogni domenica l’Oratorio apre le porte ai più piccoli

Dal “Quotidiano della Basilicata” del 18/11/2011

VIETRI DI POTENZA – Apre i “battenti” in paese l’Oratorio, ogni domenica, organizzato dai Volontari della Canonica della Parrocchia “San Nicola di Mira” di Vietri di Potenza, in collaborazione con l’Associazione Pepita Onlus di Milano e Hasbro. A Vietri di Potenza è stato organizzato il programma “OratoriAmo”. Ogni domenica, per i bambini di ogni età, si aprono le porte dell’Oratorio vietrese, dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Due ore da trascorrere nella “Sala Parrocchiale” del piccolo centro del Melandro, per “fare gruppo ed amicizia, giocare ed imparare cose nuove stando con Gesù”, come si legge sull’invito dell’Oratorio.  “Anche quest’anno –hanno reso noto gli organizzatori- nell’ottica di rendere un servizio alla nostra comunità, in ambito parrocchiale abbiamo iniziato con l’oratorio, aperto a tutti i bambini”. L’Oratorio resta aperto la domenica pomeriggio, dalle ore sedici. Ad accogliere i bambini tanti volontari.

(Un momento dell’inaugurazione dell’Oratorio a Vietri di Potenza)

Tutto ciò grazie anche a Don Francesco Parrella che ha messo a disposizione la Sala Parrocchiale, il sostegno dell’Associazione Famiglie in Cammino di Vietri e varie attività commerciali di Vietri, che hanno messo a disposizione diverso materiale, dallo stereo a cancelleria, oltre a giochi e magliette per bambini. L’Oratorio è stato già “inaugurato” nelle due domenica appena trascorse. E quest’ultimo aderisce all’iniziativa “Settimana del Gioco in scatola”, per sensibilizzare i genitori sull’importanza del gioco con i propri figli. Insomma, anche a Vietri, nel piccolo, si organizza un qualcosa di importante per i più piccoli, per trascorrere una domenica in compagnia, giocando e facendo nuove conoscenze. “Il tutto –dicono i Volontari – semplicemente nell’ottica di condividere il nostro bene più prezioso, il tempo, con i bambini e ragazzi, cercando di trasmettere e testimoniare anche un’esperienza di fede, ma soprattutto per ritrovare la capacità, pura e perciò tutta infantile, di cogliere e lasciarsi stupire dall’amore e dalla tenerezza di Dio”.

Claudio Buono

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