Petrolio e lavori sulla SS 95: per Pagano (CD) “la comunità di Brienza continua a pagare due volte”

Francesco Pagano (CD)

Francesco Pagano (CD)

“La comunità di Brienza continua a pagare due volte l’impatto con le attività di ricerca di petrolio: da un lato si intensificano le richieste di concessione in aggiunta a quelle La Cerasa e Monte Cavallo che rientrano in parte nel nostro territorio e dall’altro i lavori sulla Tito Brienza che si trascinano da troppi anni e dovrebbero ripartire finalmente in primavera finanziati per un totale di 400 milioni”. Lo sostiene il consigliere comunale di Brienza Francesco Pagano (Centro Democratico) per il quale “è necessario intensificare la vigilanza su quanto sta già accadendo e potrebbe accadere con il famigerato articolo 38 dello Sblocca Italia che dà mano libera alle compagnie per perforare il nostro sottosuolo. L’interesse in particolare di Eni e Shell per l’area burgentina di confine con gli altri comuni del Marmo-Melandro non è certamente una novità nonostante in località “Monte Garaguso” i lavori di ricerca di giacimenti petroliferi da parte dell’Eni si sono rivelati in passato infruttuosi. Come è il caso di ricordare la vicenda  della piattaforma di ricerca realizzata nel territorio di Brienza, in località Lago, in una zona altamente rilevante sotto il profilo ambientale: il sito è allocato ad altitudine superiore ai mille metri, alle falde del Monte Serra della Rapanza ove vegeta una faggeta millenaria di straordinaria bellezza e a pochi metri di distanza, in linea d’aria, dalla Roverella della Masseria Santoro, alta 9 metri e di età stimata intorno agli 8-9 secoli, segnalata dal WWF come una delle venti meraviglie d’Italia. Ci sono dunque valide motivazioni per opporsi a nuove ricerche per tutelare territorio ed attività agricole dando sostegno all’impegno del Presidente Pittella di evitare ogni nuova concessione senza prima ridefinire intese ed accordi con il Governo e le società petrolifere. Quanto alla Tito-Brienza come è lontana l’attività dell’ex sindaco Scelzo che provocatoriamente, pur di accelerare i lavori, aveva proposto il pagamento di un pedaggio per il passaggio degli automezzi pesanti attraverso l’abitato cittadino”. 

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