La Basilicata futura? Regione che non c’è. I tanti problemi del trasporto, dalla Basentana al trasporto su ferro

Tutti ormai conoscono la situazione del trasporto pubblico in Basilicata, ove si è oltrepassato ogni limite nel penalizzare il trasporto su ferro, per cui potremmo parlare di una politica dei trasporti iper-liberista in cui il trasporto su ferro è solo per pochi,  per tutti gli altri c’è il trasporto su gomma, meno sicuro, meno veloce, più scomodo, specie se si pensa al dissesto stradale, ai cantieri interminabili della Basentana. C’è da aggiungere inoltre, il fattore inquinamento.  E i treni Regionali? Pochissimi sulle rotaie lucane, mentre molti i pullman sostitutivi per il trasporto pubblico di massa, oltre ai pullman di linea. Sulla linea Metaponto-Sibari non transita più alcun treno regionale, solo una coppia di Intercity, uno per l’andata e uno per il ritorno. Gli autobus? Tre per l’andata e tre per il ritorno in tutto. Non è migliore la situazione sulla Potenza-Taranto; solo tre treni regionali in tutto (Periodo non estivo), tre per l’andata e tre per il ritorno, vuol dire che nelle stazioni potenza-631x278fortunate ove fermano, si hanno in tutto solo tre fermate. Come si vede, le fermate degli Intercity sono più delle fermate dei treni Regionali per penalizzare ancora di più il trasporto di massa su rotaia e incentivare quello su gomma con ben 4 corse di pullman in andata e 4 corse di pullman al ritorno (Periodo non estivo). Qualcuno come me che su quella linea ha viaggiato più volte in passato, facendo il confronto con l’oggi, direbbe: ”cose mai viste” . Vi risparmio l’orario estivo, tutto sbilanciato a favore delle corse su gomma. Sulla linea Potenza-Salerno, la situazione non è delle migliori, non tanto per il numero complessivo delle fermate, quanto per il numero esiguo dei treni regionali che in questo lembo di Basilicata, fermano solo in tre stazioni (Picerno, Baragiano e Bella) viaggiando per buona parte della giornata quasi vuoti. Solo tre fermate in tutto a Balvano, più penalizzata, insieme a Tito, rispetto agli altri tre comuni. Nelle stazioni più fortunate sono invece molte le fermate di pullman, questo per disabituare gli utenti all’uso del treno favorendo indirettamente il traffico su gomma. C’è da aggiungere inoltre che mentre gli orari dei pullman sono consoni alle esigenze dei viaggiatori, le fermate dei treni non lo sono. La situazione è leggermente migliore sulla Potenza-Foggia, dove le corse giornaliere sono circa trenta (in tutto), ma, come accade sulla Potenza-Salerno, viene sacrificata in nome di una ”presunta” riduzione dei tempi di percorrenza, la ”piccola” Filiano, con solo nove fermate. A nulla valgono le proteste, le segnalazioni o le denunce. Viene dato solo qualche contentino. Chi ha deciso di trasformare la Basilicata in una colonia di sfruttamento, ha deciso anche di mettere in fuga i suoi abitanti, perchè questi non fossero da intoppo. Il modello l’avevano già, ma un modello un po’ esotico, tutto qui. Gli storici che in futuro si occuperanno del nostro infausto presente, concluderanno i loro lavori scrivendo: ” Cosi la Basilicata divenne la Regione che non c’è ”.

Rosetta Santaluce – Davide Mecca

 

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